Dalla bocciatura a scuola al successo nel Bartending
Claudio Fiora: dalla bocciatura a scuola al successo nel Barteding.
Claudio Fiora iniziò la sua carriera nel bartending da giovanissimo, ha fatto parte di diverse associazioni di barman internazionali e si è iscritto ad A.B.I. Professional, cercando valori come amicizia e professionalità.
Si racconta così Claudio Fiora ad Abi Professional: «Nato a Domodossola nel 1975, ero un bambino pieno di energia e desideroso di giocare, ma poco incline allo studio, tanto che fui bocciato in terza media; così mio padre capì che non avrei proseguito negli studi e mi mandò nei fine settimana ad Arona (No), sul Lago Maggiore a lavorare nei bar». Si evince che anche se da piccolo non aveva voglia di studiare, è riuscito a dimostrare invece grande interesse per tutto ciò che riguarda il mondo del bar.
Claudio Fiora: una carriera nel bartending tra Italia, America e Olanda
Ad Arona il fratello maggiore di Claudio lavorava al Bar San Carlo, ed è lì che inizia a fare panini e lavare i bicchieri. Dopo qualche mese, si trasferisce all’Harris Bar, dove in quei periodi lavorava Mario Galluzzi, un talentuoso Barman che gli trasmise la passione per questa professione. All’inizio si occupava del servizio ai tavoli ma continuava a sbirciare il banco bar per imparare il più possibile.
A 15 anni parte per le stagione. La prima a Cortina d’Ampezzo (Bl) all’Hotel Mirage come commis, l’estate in Sardegna al Resort Due Lune, a San Teodoro (Ss). A 18 anni si sposta al Miramonti di Cortina d’Ampezzo, come secondo barman. Lo staff di peso era composto dai capo barman Gianni Lombardo e Furio Bensì, e con lui c’era anche l’amico Franco Doga. Inizia ad interessarsi alle associazioni e si iscrive ad Aibes.
Claudio Fiora: il rapporto con le associazioni
«Dopo aver fatto parte di ben cinque associazioni di categoria in Italia, Belgio, Olanda, Svizzera e America, cercavo qualcosa che andasse oltre l’aspetto lavorativo,» spiega Claudio, rivelando il motivo per cui si è iscritto ad Abi Professional, «sentivo il bisogno di qualcosa di diverso, che non fosse solo focalizzato sul lavoro, ma che includesse valori fondamentali come amicizia, sincerità e professionalità, quasi una famiglia». E prosegue: «In A.B.I. Professional, grazie anche al presidente Bernardo Ferro e tutti i suoi collaboratori, ho trovato senza alcun dubbio tutto quello che cercavo».