Alessandro Ferretti: «Il barman deve viaggiare, fare esperienza e vita associativa»
Iscritto ad A.B.I. Professional, Alessandro ha girato i migliori cocktail bar d’Europa, ma oggi sogna di tornare alle sue radici, in Toscana. Per lui stare in associazione significa entrare in una grande famiglia
Quando incontriamo Alessandro Ferretti ci colpisce subito questo suo modo garbato e fresco, quasi da adolescente; ma già alle sue prime parole si intuisce una buona levatura culturale e professionale. Arezzo, la città natale di Alessandro (Alex per gli amici), non poteva immaginare che un suo concittadino, in questi primi 50 anni, potesse avere come clienti personaggi noti in tutto il mondo. Ma andiamo per gradi.
Alessandro Ferretti
I primi passi nel mondo del Bartending: il Sweet Coffee Bar
Alex inizia come cameriere mentre frequentava un istituto tecnico sperimentale, stimolato dalla voglia di esplorare un mondo nuovo, quello della ristorazione, che lo intrigava e lo affascinava. A 19 anni apre la sua prima attività con i suoi genitori e già il nome del bar faceva presupporre un locale “coccoloso” dove accudire i propri clienti: lo “Sweet Coffee Bar” ad Arezzo. Curiosando nel mondo del Bartending e frequentando un corso professionale conosce Paolo Baldini, fondatore e socio benemerito di Abi Professional (autore del libro “Tutto quello che non sai sul Negroni”) e Roberto Giannelli. Entrambi hanno accompagnato il suo percorso professionale.